Nel 2007 si può esser pompati quanto si vuole dalla major di turno, ma vendere oltre sette milioni di copie con un disco di debutto è un’impresa eccezionale. Riesce all’inglese Mika con “Life In Cartoon Motion“, concentrato di pop sfavillante arricchito da inflessioni glam. A catturare, più della base strumentale, è soprattutto la voce del Nostro, che tra un falsetto e un acuto spinge qualche giornalista troppo avventato a parlare di “nuovo Freddie Mercury”. Figuriamoci. Vero è, però, il talento canoro di Mika, che oltre all’inarrivabile ex frontman dei Queen mescola nelle sue corde vocali reminiscenze di Mick Jagger, Justin Hawkins, Jake Shears e altro ancora. Oltre all’iper singolo da classifica “Grace Kelly“, tra i giocattoli dell’artista spiccano il pop plasticoso e a filastrocca tanto caro a Gwen Stefani di “Lollipop”, la ballad “My Interpretation” che pare sfuggita da un disco di Robbie Williams, la disco alla Sylvester di “Love Today”, il synth – pop di “Relax” e “Billy Brown”, pezzo da dandy british come quando Freddie aveva voglia di scherzare. Tanta carne al fuoco (dato lo stile sarebbe meglio utilizzare un paragone dolciario, però), eppure talmente ben cucinata da non risultare indigesta. Mika è stato sicuramente il musicista rivelazione del 2007 per l’industria pop/rock.
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