Come molte band di Los Angeles, il trio composto da D. Boon alla chitarra e alla voce, Mike Watt al basso e George Hurley alla batteria muove i primi passi nel mondo dell’hardcore punk, quello più creativo. Vedono così la luce “The Punch Line” (1981) e “What Makes A Man Start Fires?” (1983), veloci e arrabbiati. Alla storia però i Minutemen passano grazie a questo colossale doppio vinile, oltre 80 minuti di musica suddivisa in 45 canzoni, ognuna un gioiello in cui si tritura funk, hard rock, blues, southern, psichedelia e persino jazz. L’HC in quanto mero stile musicale è solo un ricordo, non lo è l’attitudine, fieramente anticonformista e veementemente polemica nei confronti della politica dell’allora presidente degli USA Ronald Reagan. Quello che però rende immortale “Double Nickles On The Dime” è la straordinaria materia sonora, in grado di anticipare Red Hot Chili Peppers, Living Colour, Primus, Rage Against The Machine e moltissimo del crossover fra funk e rock/metal che giungerà entro breve. Mike Watt è uno dei più grandi bassisti di sempre e il suo slapping è d’antologia, Hurley è un fenomeno dietro le pelli, alla chitarra D. Boon è abilissimo nel passare da riff di rock duro a spunti country a soli jazz/fusion. Purtroppo quest’ultimo morirà in un incidente automobilistico a fine 1985, e i Minutemen si scioglieranno. Watt e Hurley proseguiranno poi negli ottimi Firehose, tuttavia la grandezza di quest’opera, fra le più importanti di tutto il rock, non verrà mai più eguagliata. Piccola curiosità: “Corona”, uno dei pezzi dell’album, verrà usata come sigla di “Jackass”.
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