Il complesso inglese dei Moody Blues rifinisce le intuizioni avute sul precedente “Days Of Future Passed”. In questo disco non compare più l’orchestra, ci pensa direttamente il quintetto a suonare mellotron, piano, clavicembalo, flauto, sassofono, archi e una varietà di strumenti indiani, dal sitar alla tabla. Si tratta di un’altra opera seminale per il progressive a venire, in cui rock e vellutati arrangiamenti classicheggianti sono uniti da un’insistente trama psichedelica. Frutterà un grande hit, “Ride My See-Saw”, e la copertina farà epoca. Successone anche in Italia.
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