Uscendo da un periodo abbastanza tribolato e da alcune variazioni di line – up importanti, i Motorhead trovarono in questo disco nuova linfa per riprendere il discorso interrotto dopo il grandioso live “No Sleep ‘Till Hammersmith”, a causa di un lavoro non molto ispirato come “Another Perfect Day” del 1983. Il leader Lemmy recluta due nuovi chitarristi (uno di questi è Phil Campbell che rimarrà in formazione dal 1984 a oggi) e, dopo un raccoltone con qualche inedito, pubblica “Orgasmatron”, album che riporta ritmi alti e incalzanti in tracklist ma che presenta una produzione più smussata e meno potente rispetto al passato. Se le velocissime “Claw” e “Mean Machine” sono oramai marchi di fabbrica consolidati insieme all’incalzante “Doctor Rock”, sono i mid tempo a fare la differenza su questo platter: “Deaf Forever”, “Built For Speed” e la malvagia title – track trainano un album roccioso e senza cedimenti di sorta.
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