I Necrodeath sono stati una band seminale per l’underground del metal estremo italiano degli anni Ottanta, al pari dei Bulldozer. “Into The Macabre” (1987) era una micidiale zaffata di marcissimo thrash/death/black primordiale mai udito prima nel nostro paese, e con il successivo “Fragments Of Insanity” (1989) la band ligure si spingeva persino verso lidi techno thrash. Ma l’Italia non era ancora pronta per musica del genere, e il gruppo si scioglieva prima che arrivassero i Novanta. “Mater Of All Evil” rappresenta la loro resurrezione, e se la miscela non è più così inedita, il tiro è quello dei tempi migliori e gli 11 brani del cd picchiano che è un piacere. I tempi sono cambiati, e ora la scena extreme metal si è sviluppata persino nella penisola, tanto che d’allora in poi i Necrodeath non han più smesso di pubblicare dischi. Purtroppo, raramente all’altezza dei loro due primi capolavori e di “Mater Of All Evil”…
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