All’apice del successo, i Negramaro dimostrano almeno in questo lavoro di non essere come altre band/artisti di successo del panorama leggero italiano: una volta trovata la formula che li ha resi famosi non si accontentano di ripercorrerla senza rischiare mai, anzi forse esagerano. “Casa 69” parla di incomunicabilità, individualismo, disillusione, problemi di disorientamento in un mondo che sembra offrire sempre meno alle nuove generazioni, e non solo. I suoni, di conseguenza, si adeguano ai temi: rispetto al predecessore “La Finestra” si fanno più cupi, scuri, in generale più duri e rock, meno orecchiabili. Un tentativo ben riuscito che verrà però apprezzato dai fans più stretti e meno dai divoratori di singoli radiofonici.
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