Con il tempo il suono degli Oneida diverrà più conciliante e leggero, adatto a un pubblico di “indie rockers” più vasto del previsto. Tuttavia tanti buoni dischi non frutteranno mai un vero e proprio capolavoro. Per quello dovete rivolgervi a “Each One Teach One“, in cui un garage rock rappreso in krautrock minimalista e deforme si scontra con tendenze (no) wave di seconda mano. Gli oltre 14 minuti di “Sheets Of Easter”, basati su di un’unica frase vocale e un unico riff mandati in loop ‘eterno’, sono quanto di più estremo la minimal music abbia mai prodotto in ogni tempo e luogo. Bastano una batteria ossessiva, chitarra e basso iperdistorti e un organo acidissimo a far germogliare il miracolo. Perché, per nulla oppressiva, la traccia finisce con l’avere un effetto galvanizzante. Potrebbe ricordare “Krautrock” dei Faust risuonata da un gruppo grindcore alle prime armi. In ogni caso si tratta di un’esperienza da provare, così come il resto dell’opera, stretta fra lisergismo isterico, oasi di apparente serenità e sconfinamenti nello space rock.
Categorie
- Anniversari (74)
- Classifiche (61)
- Migliori Album (2.316)
- Storia della Musica (60)
- Underrated (11)