Ci vuole una mente contorta e geniale come quella di Daniel Lopatin aka Oneohtrix Point Never per concepire un disco come “Age Of” (e anche per collaborare con artisti leggendari come David Byrne, che ha voluto OPN nel suo “American Utopia”). L’ottavo full-length del compositore e producer di Brooklyn è un tripudio di elettronica sperimentale (oltre ad essere il primo disco a presentare alla voce per lo più lo stesso Lopatin), barocco e opulento, da ascoltare a mente sgombra di qualsiasi pregiudizio. L’artista infatti ha definito la sua ultima fatica una raccolta di strane ballate da incubo a tema tecnologico, e vede il contributo di James Blake in veste di co-produttore e durante il processo di mixing. L’uscita dell’album è stata accompagnata da un’installazione al Park Avenue Armory di New York, denominata Myriad, che è l’acronimo di My Record = Internet Addiction Disorder, ma sta anche per My Riad, la mia casa. “Age Of”, pur non avendo sfondato a livello commerciale, è stato apprezzato dalla critica internazionale e ha raggiunto la posizione 59 della Billboard Top Current Albums chart.
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