Tra teen pop e dance innocua, Britney (diciannovenne all’epoca) pubblica il secondo lavoro, colpendo nuovamente nel segno dopo il debutto che aveva già bruciato tonnellate di copie sul mercato. Saranno oltre 24 i milioni di dischi che la nuova reginetta del pop riuscirà a vendere, grazie a un’immagine che svolta verso il lato sexy-provocante, colpendo nel segno milioni di adolescenti. A quei tempi qualcuno disse che beat e basi contenuti in questo album fossero la pop-perfection assoluta, con buona pace di “N Sync e Backstreet Boys. Basti questo a far capire quanto la qualità musicale/artistica fosse relativa, mentre la miscela di strategia, marketing, plastica e trucchi in studio perfetta e studiatissima. Rischierà grosso la Spears negli anni successivi, lasciata momentaneamente da parte dal music biz; sembrava potesse fare una brutta fine, tra droghe e sbronze continue, figli dati in affidamento e momenti bui assoluti. Sopravvissuta in qualche modo, si è ritrovata sul finire del decennio, tuttavia questo momento d’oro rimarrà per sempre un lontano ricordo.
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