Figura atipica nel panorama del cantautorato italiano, Paolo Conte è musicista abile ed esperto, pianista dalla formazione jazz già noto per aver scritto molte canzoni portate al successo da altri (fra le tante “Azzurro”, per Adriano Celentano). Esordisce in proprio con quest’album omonimo, quando ha ormai 37 anni. La sua musica non è paragonabile a quella di nessun altro, nel 1974; l’Avvocato di Asti suona il pianoforte e non la chitarra, i testi non sono quelli tipici del cantautorato impegnato, anzi indugiano nel passato e nelle memorie private del musicista, gli arrangiamenti – ai tempi ancora aspri e spartani – richiamano un curioso impasto di jazz – swing, arie di danze d’inizio secolo e lontane melodie popolari italiane. Il tutto interpretato da Conte con una voce che pare impastata dalla Barbera, perfetta per lo scopo. In “Paolo Conte” ci sono già alcuni suoi classici: “La fisarmonica di Stradella”, “Una giornata al mare”, “Onda su onda” e “Sono qui con te sempre più solo”, primo atto della cosiddetta “Saga del Mocambo”. E tutto l’LP è il primo atto di una carriera inimitabile.
Categorie
- Anniversari (74)
- Classifiche (61)
- Migliori Album (2.316)
- Storia della Musica (60)
- Underrated (11)