Fra i grandi guitar hero maturati nel corso degli anni Ottanta, Steve Vai è quello che giunge più tardi alla ribalta solista. Prima di “Passion And Warfare“, infatti, lo si ricorda soprattutto per l’importante ruolo svolto nella band di Frank Zappa e per l’attività a fianco di David Lee Roth, mentre l’esordio in proprio “Flex-Able” (1984) passa decisamente inosservato. Non così il qui presente disco, concentrato di pirotecnie alla sei corde (“The Audience Is Listening”) e momenti più drammatici e lirici al tempo stesso (“For The Love Of God”). Allievo di un altro ‘mostro’ dello strumento, Joe Satriani, l’approccio di Vai alla chitarra elettrica è forse meno nitido e cristallino, in compenso ancor più passionale e irruento. A livello tecnico è inutile far troppi paragoni, sarebbe come cercare un ago in un pagliaio. Quel che conta è la fattura eccellente di “Passion And Warfare”, opera interamente strumentale che può piacere anche a chi generalmente non sopporta lavori simili.
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