Patti Smith – Easter

L’ultimo grande disco di Patti Smith, prima che “La Sacerdotessa del Rock” desse alle stampe il claudicante “Wave” (1979) e si ritirasse dalle scene per quasi un decennio. Rispetto al predecessore “Radio Ethiopia” (1976), il nuovo album rifugge dalle sperimentazioni rumoriste e si ricollega idealmente ai momenti più comunicativi del debutto “Horses” (1975). Insomma, grande rock senza troppi fronzoli, che attinge alla religione per l’immaginario e alla grande tradizione della musica americana per il suono, con un gran lavoro alle tastiere del nuovo arrivato Bruce Brody. Fra parecchi brani di ottima levatura, spiccano almeno due capolavori assoluti: l’incantesimo notturno di “Because The Night“, firmata da Bruce Springsteen e utilizzata per anni come sigla di “Fuori Orario” di Enrico Ghezzi, e la bestiale “Rock N Roll Nigger“, vera e propria manata in faccia, sia dal punto di vista lirico sia da quello musicale, che molti colleghi maschi non avrebbero mai avuto le palle di scrivere. Altra dimostrazione di grandezza ed eccezionalità da parte della Smith.

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