Patti Smith – Radio Ethiopia

Il disco più controverso di Patti Smith. Ben lontana dalla staticità artistica di molti suoi colleghi, la bandleader realizza qualcosa di molto distante dal folgorante esordio “Horses” (1975). In “Radio Ethiopia” non c’è un reale filo conduttore, tant’è vero che l’album è registrato in parte in studio e in parte dal vivo. Spiccano due brani di rock diretto e trascinante come “Ask The Angels” e “Pumping (My Heart)”, mentre il resto del materiale si divide fra veri e propri flussi di coscienza quali “Poppies” e “Pissing In A River” e la crepitante parentesi live della title – track, dieci minuti di feedback, rumorismo e recitazione fratturata di Patti che sfociano nei due minuti conclusivi di “Abyssinia”, delirante elegia per organo, voce ed eventi sonori assortiti. In “Radio Ethiopia” sono anticipate molte delle trovate che i Sonic Youth elargiranno nel corso degli anni Ottanta, ulteriore dimostrazione della visionarietà della Smith. Un’opera di rottura, concepita da una grande artista le cui intuizioni nutriranno schiere di band new wave.

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