Peaches – The Teaches Of Peaches

L’esplosione del genere electroclash (vecchi cascami di wave elettronica ripassati tramite i nuovi suoni sintetici dei Novanta) nell’anno 2000 è causata soprattutto dal secondo disco di Peaches, al secolo Merrill Beth Nisker, cantante e musicista canadese con trascorsi d’insegnamento musicale e drammaturgico in una scuola ebraica di Toronto. “The Teaches Of Peaches” è cucinato bene: la Nostra punta soprattutto sulla ‘trasgressione’ visiva e testuale per farsi notare. E in effetti pezzi come “Fuck The Pain Away” e “Lovertits” funzionano a meraviglia. Non ci si può però dimenticare della musica che, seppur non originalissima, fa scontrare basi minimali alla Suicide con battiti smaccatamente dance e ‘pompaggi’ techno – tamarri. Il prodotto è talmente ben congegnato in ogni suo aspetto da proiettare Peaches nel giro ‘alternativo’ che conta: l’ancor più ‘zozzo’ successore “Fatherfucker” (2003) entrerà ai primi posti delle classifiche da dancefloor inglesi e americane, e fra i vari featuring ci sarà persino quello di Iggy Pop nel singolo “Kick It”. Ma la musicista aveva già detto tutto quel che aveva da dire in “The Teaches Of Peaches”.

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