Consacrazione definitiva per i Pendulum, una band che riesce col drum and bass a unire rockettari di ampie vedute a party people con la passione dell’lsd. È figo sentirli quando fanno ballare, come nell’iniziale “Salt in the wounds” o sulle due “The Island”, o quando fanno il verso ai Prodigy, collaborando con lo stesso Liam Howlett su “Immunize”; oppure, sempre rimanendo nell’elettronica, sentirli tributare i Nine Inch Nails di Trent Reznor su “The Vulture”. Ma dietro l’angolo ci sono anche grandi sorprese, come il reggae/dub sotto acidi del terzo millennio di “Set me on fire”, e conferme con le incursioni nel rock/metal già sentite su “In silico”. E proprio qui la band sembra avere una marcia in più, arrivando a comporre un mix perfetto tra chitarre e synth come in “Crush”, a collaborare con Steven Wilson dei Porcupine Tree su “The Fountain” o a scrivere il miglior pezzo degli In Flames da almeno un decennio in collaborazione con il loro frontman Anders Friden (“Self vs Self”). Uno dei simboli più ritmati e coinvolgenti del 2010 per qualsiasi ascoltatore. Senza discussioni.
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