Il 1975 è un anno cruciale per la musica cantautorale italiana; di Jannacci, De André, De Gregori e Venditti abbiamo già detto. Ma fra di loro s’inserisce anche Piero Ciampi, che con “Andare Camminare Lavorare…e altri discorsi” mette a segno il suo capolavoro. È un disco spartano negli arrangiamenti e sofferto nei testi, che riflettono il carattere scontroso e autodistruttivo dell’artista, ormai in balia dell’alcolismo. Nonostante una personalità ingestibile e contraddittoria (in un ventennio riuscirà a incidere appena cinque album), Ciampi dimostra ancora una volta il suo indiscutibile genio nel narrare amarissimi racconti di vita dolente, raggiungendo l’apice nella parabola umana, troppo umana di “Cristo tra i chitarristi”. Il 33 giri, come tutti i precedenti, venderà pochissimo, per essere davvero riscoperto solo dopo la morte di Piero, avvenuta nel 1980 per un cancro alla gola.
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