Pink Floyd – Atom Earth Mother

Oggi questo disco è ripudiato dai suoi stessi autori, tanto che David Gilmour e Roger Waters lo considerano il punto più basso dell’intera carriera della loro band. In realtà è l’opera fondamentale nella storia dei Pink Floyd. Se “The Piper At The Gates Of Dawn” rimane il vertice artistico e “The Dark Side Of The Moon” quello commerciale, “Atom Earth Mother” è il primo esempio compiuto del colosso pop in grado di vendere centinaia di milioni di dischi così come lo conosciamo oggi. Non a caso sarà anche il loro primo album a raggiungere la vetta delle classifiche inglesi. La magniloquente ed omonima suite progressive rock (23 minuti), con il tema esposto da un’intera orchestra e la presenza di un coro femminile, contiene già tutti gli elementi che renderanno celeberrimi Waters e compagni: gli accordi di chitarra malinconicamente liquidi e prolungati, quasi ‘piangenti’, l’avvolgente suono dell’hammond e del mellotron, l’atmosfera onirica e nebbiosa, la cura assoluta nella qualità della registrazione. Tutto compreso in una sola facciata di 33 giri. L’ultima operazione che rimane da compiere è scrivere una melodia leggermente più orecchiabile e un filo meno pomposa, suddividendola infine in più canzoni dalla durata più contenuta. Per attuarsi del tutto, questo processo avrà bisogno di tre anni di maturazione, ma darà i suoi frutti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *