Basta il titolo. E uno non deve certo sforzarsi nel ricercare chissà quali reconditi significati in quest’album di cover di uno dei più longevi complessi italiani di tutti i tempi (fra l’altro, è l’ultimo con il batterista Stefano D’Orazio in formazione). Con “Beat ReGeneration” i Pooh intendono semplicemente far rivivere quel periodo della seconda metà dei Sessanta che fu la culla della “beat generation” italiana; la stessa che li vide nascere ed affermarsi. “Pugni chiusi”, “Un ragazzo di strada”, “29 Settembre”, “Gioco di bimba” (sconfinamento nei Settanta de Le orme), “Che colpa abbiamo noi” e “La casa del sole” (ossia la “The House Of The Rising Sun” resa celeberrima dagli Animals) sono solo i titoli più esplicativi di un certo modo di vivere la musica che i Nostri vogliono “rigenerare”. Operazioni del genere offrono solo due risultati possibili: o funzionano o son buchi nell’acqua. “Beat ReGeneration” appartiene al primo caso.
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