Portishead – Dummy

Se volete far ascoltare ai vostri amici il perfetto prototipo del trip hop, passategli l’esordio su LP dei Portishead, trio delle meraviglie proveniente dall’omonima cittadina a pochi passi da Bristol, Regno Unito. Certo, in quel tempo i Massive Attack stavano compiendo la loro opera pionieristica, e Tricky stava per spiccare il volo nella sua carriera solista. Ciononostante “Dummy” è l’opera che più di ogni altra sintetizza forma e sostanza di questo stile, dall’uso dei campionamenti tratti da nomi di spicco delle colonne sonore e del soul, del jazz e della fusion (per “Strangers” vengono usati i Weather Report, per il celebre singolo “Glory Box” Isaac Hayes), alle tessiture di preziosa seta notturna realizzate dall’organo e dal piano Rhodes di Geoff Barrow, passando infine per l’apporto preciso e puntuale della chitarra e del theremin di Adrian Utley. Già, ci si stava dimenticando dell’elemento forse più importante, ossia la voce di Beth Gibbons, il cui timbro sensuale e misterioso fa da collante al muro sonoro che erigono le 11 tracce presenti nel cd. Un Wall of Sound ben diverso da quelli conosciuti sino ad allora: piuttosto un lento incedere mesmerico che inghiotte l’ascoltatore in un sonno denso di sogni minacciosi e inquietanti.

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