Più che il mediocre disco d’esordio omonimo, uscito lo stesso anno, sono interessanti i due 45 giri che i Procol Harum sfornano nel 1967. Soprattutto il primo, “A Whiter Shade Of Pale“: costruito sulla sovrapposizione di due melodie tratte da composizioni di Johann Sebastian Bach, e condotto dal suono romantico dell’organo Hammond, è uno dei primi esempi di rock progressivo, arrivato persino qualche mese prima di “Days Of Future Passed” dei Moody Blues. I Procol Harum non sapranno mai più ripetersi a tali livelli, ma la fragranza di quel brano ha profumato le notti di un’intera estate. Vendette oltre 10 milioni di copie.
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