I Pussy Galore sono stati una delle band più importanti in ambito noise – punk, forse la più importante. Per accertarsene, è sufficiente sapere chi suona su “Right Now!“: Bob Bert aveva già collaborato con i Sonic Youth e successivamente fonderà i Chrome Cranks, Julia Cafritz avrà anche lei frequentazioni con la Gioventù Sonica tramite il progetto Free Kitten, Neil Hagerty formerà i Royal Trux insieme a Jennifer Herrema, il leader Jon Spencer farà fortuna con la sua Jon Spencer Blues Explosion, partecipando nel frattempo a una decina d’altre formazioni. Torniamo a questo album, 19 tracce per 33 minuti di cataclisma sonoro. Privi del basso e basati esclusivamente sull’ululare di tre chitarre brutalizzate a mo di trapani, sui colpi d’incudine perpetrati per mezzo di un drum – kit scassatissimo e su voci sbraitanti e irriconoscibili, “Pig Sweat”, “White Noise”, “Wretch”, “Fuck You, Man”, “White People”, “NYC: 1999!”, “Punch Out” e “Rancid” – solo alcuni dei momenti più significativi – sembrano stomp blues di John Lee Hooker risuonati dagli Einstürzende Neubauten, o ancora l’incontro fra Captain Beefheart, Stooges, Chrome e Cramps. La belluina furia esecutiva e l’approssimazione tecnica sono semplicemente geniali, e daranno vita tanto al noise rock newyorkese quanto a ogni forma di deriva garage noise intenta ad imputridire il blues. Il divertimento è assicurato.
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