E’ con il terzo album che l’estro dei Queen inizia a manifestarsi pienamente. Dopo un paio di dischi contesi fra glam, hard rock e tentazioni progressive, in “Sheer Heart Attack” Freddie Mercury (voce, pianoforte), Brian May (chitarra), Roger Taylor (batteria) e John Deacon (basso) decidono di sfruttare meglio gli studi di registrazione, di alzare il tiro e di abbandonare ogni freno inibitore della loro creatività. Lo stile si fa più personale e indefinibile. Il pezzo che li lancia è “Killer Queen”, satira sull’alta società a passo di vaudeville vellutato, in cui Mercury comincia a rivelare le sue miracolose doti vocali. Lo stesso May, affascinato ma allo stesso tempo preoccupato da quella canzone, che considerava troppo “leggera”, ammetterà poi che si trattò del vero punto di svolta per la band. Nel lavoro è presente anche la più roccheggiante “Stone Cold Crazy”, a firma collettiva. “Sheer Heart Attack” è davvero ottimo, ma i Queen realizzeranno il loro primo capolavoro solo l’anno successivo.
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