Tra ambientazioni gangster e alter ego, il rapper chiude il suo primo disco solista consolidando quello stile “mafioso rap” che era stato introdotto sul finire degli anni Ottanta. “OB4CL” ha ottenuto un platino e ottime recensioni dalla critica tanto da convincere Raekwon a realizzare, molti anni dopo, un sequel (“part. II”). L’artista è uno dei membri del Wu-Tang Clan e anche altri componenti, nello stesso anno, si dedicheranno a progetti solisti, ma senza rinunciare alle collaborazioni e le ospitate dei “soci”. GZA pubblica il suo cupo e ipnotico “Liquid Swords”, uno dei dischi più riusciti tra i progetti individuali del Clan; Ol’ Dirty Bastard dà alle stampe “Return to the 36 Chambers: The Dirty Version”, lavoro che riceverà una nomination per la categoria “Best Rap Album” in occasione dei Grammy Awards del 1996.
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