Red Hot Chili Peppers – Freaky Styley

E’ in “Freaky Styley” che sì ha la prima, reale manifestazione della grandezza dei Red Hot Chili Peppers. A sentirlo oggi e tralasciando la bellezza intrinseca dei brani, non si può avere la precisa idea di quanto questa pozione, in cui il funk nero sballa insieme al rock bianco tramite un’attitudine punk, fosse avanti per i tempi. C’erano già stati i Minutemen, ancor più rivoluzionari e raffinati ma davvero troppo impegnati e sperimentali per poter piacere al grande pubblico; e allora la band guidata dal basso funkadelico di Flea era l’ideale per far presa sulle masse, per quella sua goliardia e il disimpegno gioviale che scaturivano da pezzi come “Catholic School Girls Rule”, “Jungle Man”, “American Ghost Dance” e title – track stessa, senza dimenticare le loro esibizioni live in cui l’unico indumento utilizzato era un calzino per coprire il pene. Tuttavia, per esser troppo in anticipo sulle mode, il disco non decollò in classifica, ma l’appuntamento con la fama era solo rimandato. “Freaky Styley” è anche l’album in cui dà il meglio di sé il chitarrista Hillel Slovak, morto nell’88 a causa di un’overdose, poco prima che i Red Hot Chili Peppers diventassero un fenomeno di proporzioni colossali.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *