Roxy Music – Country Life

Si tratta, forse, del miglior album dei Roxy Music senza Brian Eno. Dopo le eccessive svenevolezze che indebolivano il comunque buono “Stranded” (1973), Bryan Ferry ritorna a spronare i suoi sotto la sferza di un rock certo più lineare rispetto al primo periodo, ma che non ha timore di far stridere le chitarre, come accade nella rapida “The Thrill Of It All” e nel finale di “Out Of The Blue”. Non mancano, ovviamente, i momenti vellutati (“Three And Nine” e “A Really Good Time”), così come alcune bizzarrie quali il cabaret mitteleuropeo di “Bitter-Sweet” e i riferimenti alla musica rinascimentale inglese di “Tryptych”, nonché il pastiche blues rock di “If It Takes All Night”. L’apice di “Country Life” è però “Casanova”, impagabile saggio di classe e provocazione dispensato da un Ferry in stato di grazia, coadiuvato perfettamente dagli assoli hard rock della sei corde di Manzanera e da quelli surreali del sax di Mackay. Il movimento new romantic, negli Ottanta, saccheggerà queste dieci canzoni. Stupenda anche la copertina.

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