Quando uscì questo disco, i Simple Minds vennero messi in competizione con gli U2. E, a sentire le note di “Sparkle In The Rain”, il motivo è chiaro: lasciata in soffitta la componente più propriamente wave, Jim Kerr e sodali virano verso un rock chitarristico ed emotivamente immediato che consentirà loro di spiccare il volo nelle vendite. I tratti si fanno epici e impetuosi, realmente piuttosto vicini alle atmosfere che Bono e compagni ideavano a quei tempi. Alla resa dei conti, questo rimane uno dei migliori album della band scozzese, esaltato da brani del calibro di “Waterfront”, “Up On The Catwalk”, “Speed Your Love To Me” e “The Kick Inside Of Me”, forse la traccia più grintosa dell’intera carriera.
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