Con “Iowa” gli Slipknot misero a segno un colpo clamoroso, riuscendo contemporaneamente a sublimare ed uccidere il nu-metal evolvendolo verso qualcos’altro, a dimostrare ai detrattori che la band sapeva suonare eccome (alcune partiture sono parecchio intricate), a fottere i metallari oltranzisti contaminando la proposta originaria con death e thrash metal in dosi industriali. La rabbia e la violenza contenute in questo album sono rimaste intatte anche un decennio dopo, a dimostrare che all’epoca il gruppo stava realmente attraversando un periodo difficile (come confermato dagli stessi membri anni dopo), nonostante il successo fosse oramai inarrestabile. Le melodie delle comunque granitiche “My Plague” e “Left Behind”, le perversioni di “Gently” (ripresa dalla primissima uscita della band nel ‘96) e “Skin Ticket”, la brutalità di “People=Shit” e delle hit “The Heretic Anthem” e “Disasterpiece” fanno di questa release la più estrema mai rilasciata dai mascherati.
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