I Soulsavers si ripropongono sul mercato con “The Light The Dead See”, insieme a un vocalist d’eccezione come Dave Gahan. Questa è solo l’ ultima delle collaborazioni eccellenti che questo particolare progetto è riuscito a collezionare negli anni. Il risultato è di una fattura invidiabile. L’amalgama tra liriche, musica e voce è quanto mai azzeccata. A seconda delle vostre provenienze musicali potreste trovare più o meno facile questo disco, che non ha certo il pregio di eccellere in luminosità: è un album molto cupo anzi, nel quale spesso sono gli archi a farla da padrone negli arrangiamenti, dove la voce ha un ruolo da protagonista e non poteva essere altrimenti. Scordatevi i Depeche Mode o quanto meno i loro primi lavori ma non la loro anima (come detto l’impronta vocale è determinante). A partire dai testi fino agli arrangiamenti e alle infinite sfumature delle melodie vocali, traspare forte un sentimento di “messa a nudo”. Una delle migliori esperienze da provare internamente al 2012.
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