Chiusa l’esperienza dei Wall Of Voodoo, Stan Ridgway si dà alla carriera solista: ed è subito capolavoro. “The Big Heat” prosegue l’esplorazione di territori pseudo futuribili già iniziata con la band madre, quell’indagare la peculiare esposizione di atmosfere country – western al contatto con le radiazioni di sintetizzatori e armamentario sintetico di matrice wave/post – punk. Al Ridgway solista riesce ancora meglio che in passato, così in “Pick It Up (And Put It in Your Pocket)” e nella traccia che fornisce il titolo all’LP violino e armonica lavorano in perfetta sinergia con le tastiere, donando un’atmosfera allucinata e straniante alle mini sceneggiature noir metropolitane che il songwriter realizza con mano fatata. Sorta di Raymond Chandler teletrasportato in un ipotetico futuro prossimo, Stan ha anche il tempo di scrivere un’intensa ballad jazzata come “Walking Home Alone”. Disco tanto affascinante quanto sottovaluto, così come tutta la produzione successiva del musicista californiano. Ma il mondo non sa quello che si è perso.
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