L’ultimo grande album di punk ’77 proviene da Belfast, Irlanda del Nord. Gli Stiff Little Fingers provano sulla loro pelle cosa significa vivere in uno stato di guerra permanente: essere irlandesi in quel contesto non è tra le cose più facili del mondo. Così sfogano tutta la loro rabbia, assolutamente autentica, in una manciata di canzoni ispide e sgolate, senza mai mollare la presa. “Inflammable Material” è un esordio abbacinante. Seppure penalizzato da una registrazione non all’altezza, il punk violento e incazzato di “Suspect Device”, quello ritmato e corale di “Alternative Ulster” (il loro grande inno) e quello ‘riflessivo’ di “Wasted Life” lascerà il segno su moltissimi epigoni, intenti a coniugare melodia e aggressione. L’LP chiude anche, e definitivamente, la stagione d’oro del brit punk. Stiff Little Fingers: ribelli con una causa.
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