Ma chi sono questi? Beh, sarebbe meglio dire chi è questo. Perché Striborg è la one man band di Sin Nanna (ovviamente un nome d’arte), oscuro musicista australiano (della Tasmania per la precisione) preda di una forte bulimia compositiva. Fra album veri e propri, EP, sette pollici, split e pubblicazioni limitate a poche centinaia di copie, si contano almeno una trentina di lavori a nome Striborg. Per avere un’idea dello stile dell’artista basta ascoltare “Spiritual Catharsis“, pietra miliare dell’underground più profondo del black metal degli anni Zero. Con i maestri norvegesi ormai sciolti, oppure in carcere, o ancora indirizzatisi verso altri lidi musicali, le caratteristiche più eversive del metallo nero vengono portate avanti da altri nomi. Nel caso di Sin Nanna, la volontà è di offrire all’ascoltatore un sound a bassissima fedeltà (“Spiritual Catharsis” viene registrato su di un 4 piste analogico) in cui composizioni claustrofobiche e sfibranti sono in grado d’incrociare le atmosfere spettrali e Burzum-iane di Xasthur con desolanti inserti di tastiere dark ambient. Non un’ipotesi del tutto rivoluzionaria, a dire il vero, ma la capacità di suonare genuinamente disturbante eleva Striborg al di sopra di centinaia di altri progetti simili.
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