In “Clairvoyant” si respira la stessa aria che precede una tempesta, nella quale si percepisce che qualcosa di importante, nel bene o nel male, sta per succedere. Per la band capitanata da Michael Lessard, il quarto full-length rappresenta l’abbattimento definitivo delle barriere (auto)imposte dal deathcore dei primissimi lavori e più in generale dall’inscatolamento in un genere ben preciso, ma anche l’abbandono di ogni velleità heavy, stabilendo delle nuove regole del gioco in campo underground. “Clairvoyant” è quindi il disco della maturità per i Contortionist, un lavoro finalmente completo, oltre che uno degli esempi più fulgidi di opera prog (metal) moderna,che indaga in un viaggio oscuro visioni atmospheric prog metal, post rock, ambient e new wave. Un salto coraggioso, che è stato promosso con un inaspettato 31esimo posto nella US Billboard 200.
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