The Cramps – Songs The Lord Taught Us

Accomunati dall’amore smisurato per il rock and roll degli anni Cinquanta, il cantante Lux Interior e la chitarrista Poison Ivy non potevano trovare altro luogo se non la New York di fine Settanta per poter diffondere la loro musica. Nella “città nuda”, sulle assi del mitico CBGB’s, i due possono dar liberamente sfogo a tutta la loro follia, diventando ben presto una delle principali attrazioni del locale. “Songs The Lord Taught Us” (fin dal titolo si preannuncia aria di burla), primo lavoro sulla lunga distanza della band, ora un quartetto con Nick Knox alla batteria e Bryan Gregory alla seconda chitarra (basso no, grazie), esplode un suono unico, realmente mai udito prima. La base è il rock e il rockabilly di tre decadi prima, ma talmente corrotto, smangiato ed estremizzato dai dettami del garage punk da diventare altro, un coacervo di schizofrenia sonora, tanto da venir chiamato psychobilly. Sul palco Lux è una furia psicotica, Poison una delle più brave e affascinanti rocker donna di sempre. Su disco le cose vanno ugualmente bene. In 13 brani fulminanti i Nostri sminuzzano tonnellate di cultura trash americana e la danno in pasto ai riff maligni delle chitarre, al bum bum primitivo della batteria e al canto da licantropo del frontman. “TV Set”, “Garbageman”, “I Was A Teenage Werewolf” (il cui riff s’ispira a quello dell’immortale “Rumble” di Link Wray), “Sunglasses After Dark” (scritta insieme a Link Wray), “I’m Cramped”: questi, tra gli altri, i classici assoluti presenti in uno degli LP più divertenti del rock di ieri, oggi e domani.

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