Il terzo, acidissimo parto del duo inglese formato da Garry Cobain e Brian Dougans rappresenta uno dei capisaldi della musica elettronica dei Nineties. Il precedente “Lifeforms” era forse più organico, ma rimaneva ancorato a una funzione ambientale e psichedelica del suono sintetico, quasi ‘rilassante’. In “Dead Cities” la paranoia di fine millennio bussa alla porta, il futuro che si preannuncia è cupissimo, distopico, il ritmo dell’acid techno prende spesso il sopravvento e il big beat è ormai dietro l’angolo. Il singolo alla Prodigy “We Have Explosive” illustra l’apocalisse urbana, la trance neo psichedelica di “My Kingdom” è il canto funebre riverberante fra le macerie delle “città morte”.
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