Del variegato plotone che a inizio Millennio si prodigò nel recupero del post punk e di altri filoni appartenenti alla new wave, i Rapture sono stati fra i meno fortunati a livello commerciale. Semplicemente, non sono riusciti a concretizzare le speranze che questo anfetaminico esordio lasciava presagire. Tutto ciò non intacca minimamente la qualità di “Echoes“, variegato minestrone citazionista che del dopo punk recupera soprattutto la spinta all’ibridazione con la dance. In breve, un succulento concentrato di dance punk alla Gang Of Four che tocca il suo apice nel singolo “House Of Jealous Lovers”; ma anche il resto è ugualmente divertente. Per i newyorkesi l’hype si affievolirà quasi immediatamente, ma a fine 2003 tutto il mondo indie parlava con toni entusiastici di “Echoes”.
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