E’ forse questo il capolavoro dei Residents. In realtà la band americana, a partire dallo storico esordio “Meet The Residents” (1974), ha sfornato moltissimi buoni dischi in tutta la seconda metà dei Settanta, fra cui vanno segnalati almeno “The Third Reich ‘n Roll” (1976) e “Not Available” (1978). Eppure con “The Commercial Album” l’ineffabile formazione raggiunge un livello di virtuosismo musicale e concettuale che non sarà più in grado di bissare: si tratta di quaranta pezzi, ognuno dell’esatta durata di un minuto, che parodiano perfettamente la musica commerciale, ridotta a mero spot pubblicitario, e non a caso gli scampoli sonori qui presenti hanno tutti la struttura del jingle. Fra rock alieno, elettronica torrenziale, frammenti etnici, jazzettino, avanguardia colta e scurrilità noise, nulla è lasciato al caso, tutta la musica possibile e immaginabile vien raccolta per bene e sezionata sul tavolo operatorio con precisione maniacale. Un’opera maestra.
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