Esordio sotto la sigla The The per l’inglese Matt Johnson, che a suo nome aveva già pubblicato “Burning Blue Soul” (1981). Figura di musicista davvero singolarissima, la sua. Interessato sia al synth pop e alle gelide atmosfere elettroniche della new wave, sia a materiali rock più tradizionali, in “Soul Mining” si prodiga per far coesistere entrambe le passioni. Con risultati eccellenti. Il rock ossessivo dell’apripista “I’ve Been Waitin’ for Tomorrow (All of My Life)” percuote a tambur battente i timpani degli ascoltatori, la successiva ballad “This Is The Day” sfoga caldissimo romanticismo rinchiuso in una parete di ghiaccio, incrociando violino e fisarmonica folk con tastiere e sintetizzatori, mentre “The Twilight Hour” è narrazione crepuscolare con rintocchi di violoncello e cantato/recitato fremente di Matt. I successivi “Infected” (1986) e “Mind Bomb” (1989), più rock e meno elettronici, saranno altrettanto memorabili, ma “Soul Mining” rimane un esperimento unico.
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