Stephen Bruner (nome d’arte Thundercat) è un bassista statunitense che ama saltare di genere in genere e anche di strumento in strumento con una leggerezza fuori dal comune. Ha rilasciato tre album da solista nel corso della sua carriera, ma proprio perché ama sperimentare vanta una serie infinita di collaborazioni di altissimo livello (Kendrick Lamar -con cui ha vinto anche un Grammy per “These Walls”, contenuta in “To Pimp a Butterfly”- Kamasi Washington, Flying Lotus, Erykah Badu, Childish Gambino, Suicidal Tendencies, N.E.R.D, solo per citarne una manciata), che a sua volta hanno contraccambiato il favore comparendo in “Drunk” (che include infatti featuring di Kenny Loggins, Michael McDonald, Kendrick Lamar, Wiz Khalifa e Pharrell). A tenere coeso “Drunk” nella sua miriade di generi e suggestioni musicali, anche se quasi tutti ascrivibili alla musica black, è il talento sconfinato di Bruner. Nonostante ci si trovi di fronte a un lavoro ovviamente complesso e ostico, le soluzioni scelte dal polistrumentista lo rendono in qualche modo accessibile, a patto di dedicargli numerosi ascolti.
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