Type O Negative – Dead Again

Sembrava il disco per il rilancio definitivo di Peter Steele e dei suoi Type O Negative. Dopo un periodo in cui il Nostro aveva toccato il fondo, la disintossicazione da alcol e cocaina e la ritrovata fede sembravano dischiudergli un futuro ancora ricco di soddisfazioni artistiche e non. Ma, “Death is certain, life is not“, e nel 2010 Peter viene stroncato da un arresto cardiaco (c’è chi parla di suicidio tenuto occulto dalla famiglia, ma si tratta di voci piuttosto inconsistenti). Così “Dead Again” rimane il testamento della band…e che testamento! Colate di doom uniscono scatti di punk, metal e hard rock a passaggi gotici e decadenti, nel classico ottovolante che solo questa band sa regalare, sostenuta al solito dall’inconfondibile voce di Steele: urlatore, luciferino basso profondo, santone, dolce chanteur. Anche il chitarrista Hickey è più presente e ruggente che mai dietro al microfono. Sentire la band così veloce può spiazzare; qui siamo lontani dall’estetismo languido e l’eroticità di “October Rust” (1996) e pure dal disperato lamento apocalittico e depresso di “World Coming Down” (1999). Eppure tutti gli ingredienti non cambiano: Black Sabbath, doom, metal anni ’70, hardcore, punk, new wave, gothic, Beatles, rock anni ’60…il tutto in versione più up tempo e metal possibile. Non sarà il capolavoro “Bloody Kisses” (1993), ma ha il pregio di esser il miglior commiato possibile.

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