L’essenza dell’estetismo synth – pop. Non c’è più John Foxx, sostituito da Midge Ure, e lo stile degli Ultravox vira verso un netto alleggerimento dei suoni, che permette a tastiere, sequencer e sintetizzatori di esprimersi tramite pop song algide e imbevute di richiami neoclassici, come accade nel brano che dà il titolo al disco, sontuosa crasi fra ritmi robotici e nostalgie di pianoforte e violino. Un modo d’intendere la new wave, questo, illustrato perfettamente dal video di “Passing Strangers”, girato quasi interamente in bianco e nero e dall’atmosfera intensamente noir, accentuata dall’abbigliamento anni Trenta degli attori che lo interpretano. “Vienna” è il primo successo di classifica per il complesso britannico: sarà terzo in patria e raggiungerà il platino. Una tessera fondamentale nel mosaico electro – pop degli anni Ottanta.
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