Wire – Pink Flag

Esce a dicembre il debutto dei Wire, quasi a suggellare il percorso che il punk inglese aveva compiuto nel suo anno più significativo. “Pink Flag” è di gran lunga l’album più raffinato a livello tecnico/compositivo dell’intero movimento. In appena 35 minuti il quartetto comprime ben 21 brani, per nulla semplici nonostante quanto possa lasciar supporre il minutaggio. Composizioni come “Ex Lion Tamer”, “Start To Move”, “Surgeon’s Girl”, “It’s So Obvious” e “Mr. Suit” sono fragorose esplosioni nervose, frantumate da un chitarrismo volutamente incostante, ritmiche vertiginose e canto nevrastenico. Tutti elementi che vengono sublimati nella ‘lunghissima’ title – track (3 minuti e 47 secondi), introdotta da percussioni arty e infine propulsa da un riff potentemente distorto che prelude all’attacco epilettico finale. Per “Pink Flag” si è anche parlato di art – punk, definizione tutto sommato adatta, che i Wire avranno modo di sviluppare nei dischi successivi.

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