Nel 2003 la temperie della “new new wave” tocca livelli di guardia. Decine sono le band che esordiscono con il loro bravo cd denso di chitarre punk, bassi post punk, batterie dance punk e, all’occorrenza, tastiere synth pop. Fra di essi si segnala “Fever To Tell“, ottimo esordio dei newyorkesi Yeah Yeah Yeahs, guidati dalla carismatica frontwoman Karen O, incrocio fra Lydia Lunch e Blondie. Dalla prima ruba un certo armeggiare sinistro, dalla seconda l’approccio pop alla musica. E le canzoni contenute in “Fever To Tell” s’innestano esattamente a metà del guado: riff e ritornelli sono perfetti nell’incanalare l’urgenza del punk in ganci melodici, ma d’altro canto la maggioranza delle composizioni mantiene un taglio comunque raffinato, arty. Un mix d’attitudini differenti che tuttavia funziona nel migliore dei modi, producendo anthem di post punk revival quali “Date With The Night” e “Maps”. Niente male davvero.
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