I migliori album del 1978

Il 1978 rappresenta l’apice tragico degli Anni di Piombo. Il 16 marzo Aldo Moro, già cinque volte Presidente del Consiglio e fra i promotori del Compromesso Storico, viene rapito dalle Brigate Rosse, che uccidono tutti e cinque gli uomini della scorta.

Nei successivi 55 giorni di prigionia il mondo politico si dividerà fra la linea della trattativa e quella della fermezza: vincerà quest’ultima, e il 9 maggio il corpo di Moro verrà rinvenuto nel bagagliaio di una Renault rossa in Via Caetani, a Roma.

Si tratta di uno dei delitti più clamorosi nella storia dell’Italia repubblicana, i cui contorni sono ancora molto oscuri per certi versi: non è ancora chiaro se si sia trattato di un atto terroristico totalmente ascrivibile alla volontà delle BR, o se queste siano state manovrate, almeno in parte, da altri poteri più o meno occulti. Quel che è certo è che, negli anni successivi, le Brigate Rosse perderanno gradualmente potere e uomini, e gran parte delle loro colonne nelle varie città verranno smantellate dalle forze dell’ordine.

Oltre a ciò, il 1978 fa anche registrare le dimissioni da Presidente della Repubblica di Giovanni Leone e l’elezione del suo successore, Sandro Pertini. È anche “l’anno dei tre Papi”; infatti, il 6 agosto muore Paolo VI, ma il successore al Soglio Pontificio, Giovanni Paolo I, morirà dopo soli 33 giorni di pontificato. A seguire un regno così breve, ci sarà quello lunghissimo del cardinale polacco Karol Wojtyla, eletto Papa il 16 ottobre con il nome di Giovanni Paolo II, primo pontefice straniero dopo 455 anni.

Dodici mesi densissimi per la storia italiana (non altrettanto per quella mondiale, poiché il 1978, similmente all’anno precedente, non fece registrare avvenimenti epocali), che in campo musicale continua a vivere un periodo di stallo, nonostante inizino a farsi sentire i primi segnali di rinnovamento, con gl’iniziali vagiti punk (il secondo disco degli Skiantos e il debutto dei Decibel, intitolato semplicemente “Punk”: in tale band militava anche un giovanissimo Enrico Ruggeri) e new wave (i Chrisma con “Chinese Restaurant”).

La stragrande maggioranza del pubblico, giovani compresi, è però monopolizzata dai cantautori, con i grandi successi di Antonello Venditti e Renato Zero (per la verità quest’ultimo è artista a se stante) a stagliarsi con prepotenza sul panorama circostante, fatto degli ormai consueti Guccini, De Gregori, De André, Battisti, Cocciante, etc. Continua ad andar fortissima la disco music, mentre hanno successo le prime operazioni nostalgiche: la colonna sonora del film – musical “Grease”, con John Travolta immerso nell’atmosfera rock and roll anni Cinquanta degli States, sarà il secondo disco più venduto a fine anno. Intanto, Sanremo è vinto dai Matia Bazar con “…e dirsi ciao“.

A livello globale il ’78 è significativo quanto il ’77, con gli ultimi capolavori brit punk (gli Adverts su tutti) e la progressione inarrestabile della new wave, spazio sonoro amplissimo in cui vengono accomunati miriadi di segni differenti, similmente a quanto accaduto con la psichedelia alla fine degli anni Sessanta.

Escono opere importantissime, fra cui da citare assolutamente gli esordi di Pere Ubu, Devo, Public Image Ltd., Siouxsie And The Banshees e Police (che però faranno il botto solo col successore), i secondi LP di Talking Heads, Chrome e Throbbing Gristle, il lavoro più di successo di Patti Smith, quello con “Because The Night” e la compilation “No New Work”, spaccato dell’estremismo sonico dell’epoca. Brian Eno definisce il canone della musica ambient, Springsteen sforna un altro capolavoro, mentre per gli amanti del rock tradizionale e soft c’è di che godere con Billy Joel e Dire Straits.

L’hard & heavy vede il clamoroso arrivo dei Van Halen e il consolidarsi degli AC/DC, anche se non mostra particolari segni di rinnovamento. In realtà questi covano sotto la cenere inglese: con la New Wave Of British Heavy Metal, infatti, i connotati del genere verranno radicalmente mutati, tanto che nel triennio successivo verrà forgiato l’heavy metal così come lo si intende oggi.