Nell’ottobre cade il primo governo Prodi, a causa di un voto di fiducia sulla nuova legge finanziaria mancato per un solo voto: si veda alla voce Rifondazione Comunista. Non vengono però indette nuove elezioni; al contrario viene eletto premier Massimo D’Alema, che diviene così il primo presidente del consiglio italiano post ‘comunista’.
Neppure Bill Clinton se la passa molto bene in quel periodo: il presidente degli Stati Uniti, infatti, deve fronteggiare un procedimento d’impeachment per lo scandalo Lewinsky; se la caverà. La Germania, invece, volta pagina: dopo 16 anni di governo della CDU (la Democrazia Cristiana tedesca), i Socialdemocratici di Gerhard Schröder vincono le elezioni e formano un governo in coalizione con i Verdi.
Il 1998 è anche l’anno della Strage del Cermis: il 3 febbraio un aereo dell’aviazione statunitense trancia i cavi di una funivia in Val di Fiemme, provocando 20 morti; si salva solo il manovratore.
Il mondo dello sport registra nel ciclismo la storica doppietta Giro – Tour de France di Marco Pantani, mentre i Mondiali di Calcio, disputati in Francia, vedono l’affermazione dei padroni di casa in finale sul Brasile, consacrazione del football transalpino nonché del talento immenso di Zinédine Zidane.
Microsoft immette sul mercato Windows 98, ma è la Apple di Steve Jobs a rilanciarsi dopo un periodo di crisi: il nuovo Macintosh presentato a maggio, l’iMac, stupiva tutti per le sue caratteristiche innovative, che permettevano a un computer all-in-one di armonizzare innovazione estetica e comodità d’utilizzo. Si tratta del primo di una serie di prodotti che rimodelleranno il volto delle nuove tecnologie degli ultimi 15 anni.
La musica internazionale piange la scomparsa di Frank “The Voice” Sinatra e l’italiana quella, prematura, di Lucio Battisti.
Sanremo vede il doppio trionfo di Annalisa Minetti, oggi atleta paraolimpionica, che con la canzone “Senza te o con te” vince sia nella categoria dei Giovani sia in quella dei Campioni: è un’edizione che si segnala soprattutto per gli ospiti, fra i quali vanno almeno citati Jimmy Page e Robert Plant, Madonna e i Backstreet Boys, l’ultimo ritrovato in fatto di boy band.
E nell’ambito del pop nudo e crudo è proprio l’autrice di “Like A Virgin” a sbancare con “Ray Of Light”, disco che rilancia prepotentemente la carriera di Miss Ciccone. Per il resto il mondo pop/rock internazionale offre le note militanti di Manu Chao, quelle “brit glam” di Placebo e Pulp e quelle raffinate e vaporose degli Air.
Per la canzone leggera italiana il ’98 è l’anno della collaborazione fra Mina e Celentano, il cui quasi omonimo album raggiunge in breve tempo il milione di copie vendute. Si segnala anche l’ottimo ritorno di Battiato con “Gommalacca” e il rock indipendente che con “Acidoacida” dei Prozac+ si fa quasi mainstream; il panorama alt nostrano è ormai arrivato ai piani alti delle major, che negli anni successivi lo faranno fruttare in termini economici.
Difficilissimo, invece, presentare un quadro esaustivo della scena alternative e indie globale, ormai troppo ramificata in nicchie e sottonicchie per poter essere liquidata in poche parole: qui ci limitiamo a segnalare, fra gli altri, gli ottimi lavori di nomi come Calexico, Cat Power, Eels, Godspeed You! Black Emperor, Neutral Milk Hotel e Mercury Rev.
Il big beat elettronico è ancora vivo con Fatboy Slim, mentre i Massive Attack esplorano gli antri più oscuri del (post) trip – hop.
L’hard & heavy e derivati assiste all’esplosione incontrastata del fenomeno nu metal: “Follow The Leader” consacra definitivamente i Korn a livello commerciale, il debutto omonimo dei System Of A Down introduce nuovi elementi in questo stile, mentre Kid Rock con “Devil Without A Cause” propone una versione orecchiabile del rap metal e vende una caterva di dischi.
L’industrial si ammanta di glam con “Mechanical Animals” di Marilyn Manson, il punk melodico scala ancora una volta le classifiche con “Americana” degli Offspring e il power europeo celebra uno dei suoi capolavori, “Nightfall In Middle-Earth” dei Blind Guardian.
Impossibile tirare le somme nel metal estremo e, in generale, in tutto il rock più sperimentale e deviante, a causa dell’ormai totale frantumazione in mille sottogeneri di questo tipo di musica.
Doveroso, però, citare lo struggente canto del cigno dei Death con “The Sound Of Perseverance”, il post hardcore elusivo dei Refused di “The Shape Of Punk To Come” e l’apocalisse sonora e psichica dei Meshuggah di “Chaosphere”.
Infine, il capitolo hip hop vede il rap italiano vivere una fase particolarmente produttiva. Si fanno largo nuove e consolidate formazioni partenopee con l’esordio (effettivo) degli Atipici, de La Famiglia e con il quinto lavoro dei 99Posse, “Corto Circuito”.
Tornano anche Neffa, Bassi Maestro e gli Articolo 31, ma il duo milanese dovrà misurarsi (in termini di popolarità) con il collega Piotta.
Negli USA fanno capolino Jay-Z, Beastie Boys e Outkast con le rispettive produzioni in studio. A dominare la scena è però senza dubbio Lauryn Hill.