Area – Arbeit Macht Frei

Al vertice del rock italiano, e oltre. Gli Area di Demetrio Stratos, Paolo Tofani, Patrizio Fariselli, Patrick Djivas, Victor Busnello e Giulio Capiozzo (questa la formazione presente nell’esordio “Arbeit Macht...

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Aktuala – Aktuala

Esperienza unica ed irripetibile quella degli Aktuala, formazione italiana dalla struttura a collettivo ‘aperto’ che solo per pigrizia e mancanza di riferimenti diretti è stata inserita nel calderone del progressive...

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The Who – Quadrophenia

Seconda rock – opera per gli Who, che con “Quadrophenia” chiudono il loro periodo d’oro, almeno a livello puramente discografico. Difficile fare un paragone con “Tommy“; probabilmente questa...

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The Wailers – Burnin’

Il reggae in Giamaica è già praticato dalla fine degli anni Sessanta, evoluzione dello ska e del rocksteady. La musica in levare, però, è quasi del tutto sconosciuta al pubblico mondiale fino all’avvento dei The...

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Patty Pravo – Pazza Idea

Musicalmente, questo disco non aggiunge molto di nuovo a quanto detto dalla Pravo a fine anni Sessanta. C’è però la versione italianizzata di “Walk On The Wild Side” di Lou Reed, ossia “I giardini di...

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Osanna – Palepoli

Da Napoli, gli Osanna hanno saputo narrare il progressive rock italiano in modo diverso da tutti gli altri loro colleghi. Dapprima, con l’album d’esordio “L’Uomo” (1971), hanno saputo coniugare...

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Le Orme – Felona e Sorona

Il lavoro più ambizioso de Le Orme è anche il loro apice artistico, nonché uno dei migliori dischi di progressive pop italiano. Non otterrà il successo del precedente “Uomo di pezza” (1972), anche se a fine anno...

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Mike Oldfield – Tubular Bells

Ragazzo prodigio inglese, Mike Oldfield ha appena 19 anni quando, nel 1972, compone e registra “Tubular Bells“. Pubblicata l’anno successivo dalla neonata etichetta Virgin Records di Richard Branson, questa...

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